Il dott. Rechichi è uno specialista nell'ambito della terapia parachirurgica del cheratocono mediante cross-linking, un trattamento chirurgico di rinforzo della struttura corneale. In tal modo si attivano i radicali liberi di ossigeno che inducono una desaminazione ossidativa del collagene e una conseguente formazione di nuovi ponti molecolari intraelociodali e interfibrillari.
Il risultato è il blocco dell'assottigliamento della cupola corneale, una tolleranza maggiore alle lenti a contatto e, in taluni pazienti, una riduzione dell'astigmatismo.
Possono sottoporsi al trattamento tutti i pazienti affetti da cheratocone al I, II e in casi selezionati III stadio con trasparenza corneale conservata, degenerazione marginale pellucida ed ectasie post-trattamenti di chirurgia refrattiva.
Per prepararsi al trattamento è bene sospendere l'eventuale uso di lenti a contatto 10 giorni prima della visita preparatoria. In seguito il paziente viene sottoposto a esami di screening che accertano lo stato di fattibilità del trattamento.
Tra questi si annoverano:
Tre giorni prima dell'intervento il paziente deve assumere amminoacidi e utilizzare colliri appositi da applicare sull'occhio.
Il giorno dell'intervento, che dura circa 45 minuti, al paziente vengono instillate alcune gocce di collirio anestetico e, successivamente, con una spatola viene tolto l’epitelio corneale per un diametro di circa 9 mm.
Si applica il gel di riboflavina sulla cornea e dopo 15 minuti si emettono i raggi UVA per 6 fasi da 5 minuti l’una.
Alla fine l’occhio viene medicato con colliri e viene applicata una lente a contatto terapeutica che verrà rimossa dopo circa 4-6 giorni. La vista del paziente, che nei giorni seguenti dovrà applicare colliri per circa un mese, sarà lievemente offuscata per i primi giorni e si stabilizzerà dopo circa un mese al termine del quale potrà tornare a indossare l'occhiale o le lenti a contatto.
Il dott. Rechichi ha sperimentato e pubblicato una tecnica ibrida chiamata Epithelial disruption cross-linking , che consente una migliore penetrazione della riboflavina attraverso la cornea mediante una micropunzonatura dell'epitelio. Tale trattamento ha, rispetto a quello standard, tempi di recupero più rapidi (entro 24 ore) e rischio più basso di contrarre eventuali infezioni.
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